Le mie "prime volte" in Val di Sole
Una base da trialista, tanti successi, Guinness dei primati, e la voglia di andare sempre oltre mi avevano portato a volere la discesa, uno sport diverso, più dinamico e meno statico, un tipo di allenamento completamente nuovo, un passaggio che era una sfida; forse nessuno degli atleti al mondo di queste discipline è completo in entrambe o ha fatto un cambiamento del genere.
Avevo un’ossessione, e io che sono un testardo cronico, mi ero fissato un obiettivo: arrivare alla gara di Coppa del Mondo in Val di Sole, dove mi aspettava la pista riconosciuta dagli atleti come la più tecnica e difficile al mondo, bellissima, ripida e piena di sassi e radici, disegnata da Pier Paolo Marani, il più bravo a livello internazionale a tracciare piste.
Erano 4-5 anni che ci provavo, raccoglievo punti, mi allenavo, ad ogni infortunio mi logoravo per dover stare fermo. Finalmente nel 2012 raggiungo l’obiettivo! Arrivo 93° alle qualifiche, un gran risultato. Si classificano i primi 80. Ero arrivato a 0,9 sec dalla qualifica, poco dietro a nomi storici della DH. Avevo dato tutto e avevo raggiunto il top!
Sono tornato successivamente in Val di Sole nel 2013 con il Team 360 Degrees. Lorenzo Suding era nella top 20, 16° assoluto! Un risultato incredibile! Eravamo anche campioni italiani assoluti, certe emozioni non si dimenticano facilmente.
L’anno dopo, l’infortunio, il buio totale. Ora torno in Val di Sole dopo 3 anni dall’ultima volta che ci sono stato come Team Manager. Torno e si disputano ancora una volta i Mondiali dopo il 2008. Un riconoscimento agli organizzatori, alla Val di sole e a tutti coloro che ci lavorano e si impegnano per questo Sport. Conto i giorni e sono emozionato solo al pensiero di scendere con la mia 4x4 Extreme X8 a girare su quel terreno storico, tra i paddock, un luogo che mi ha dato tanto e sono sicuro che mi darà ancora tanto.
Non vedo l’ora di rivedere la big family, vivere nuove emozioni per raccontarvi la mia nuova “prima volta” in Val di Sole, da una prospettiva diversa, quella da testimonial della gara. CI sarà un gazebo per me e altri ragazzi disabili in prima fila per poter vedere la gara. C’è sempre una prima volta!