A come Amicizia e come Alan Beggin.

Nel documentario non ci sarò solo io, non preoccupatevi! Racconterò la mia storia, ma ci saranno tante persone che ne hanno fatto parte e continuano a farlo. 

Non vi spoilero tutto subito, ma qualcosa sì...vi voglio raccontare di come ho conosciuto Alan Beggin e di come è nata la nostra amicizia che dura da anni e per me è indissolubile.

Vi svelo anche qualche chicca, che a me ha fatto super piacere rivedere, quando sono andato ad aprire il cassetto dei ricordi per raccogliere materiale per il documentario.

E' iniziato tutto nel 2000 quando sono entrato nella famiglia Red Bull e nel 2001 ho ottenuto il primo Guinness World Record per salto più alto con bici da Trial.

Poco dopo anche Alan arriva in Red Bull come atleta MTB per la Downhill. Al tempo eravamo un piccolo gruppo di ragazzi che praticavano solo discipline estreme. Eravamo una decina tra snowboard, motocross, freestyle, arrampicata, mountain bike e altro. I social si usavano poco (per fortuna) e gli influencers ancora non esistevano! Portare un casco Red Bull per noi era un onore, era quasi come indossare la maglia Nazionale ai Mondiali. 

A dire la verità Alan l’ho conosciuto prima di fama, quando ancora non correva perchè andava a tutte le gare per seguire il babbo Gianni.

Poi ha iniziato a correre anche lui ed al primo anno in Val Di Sole nella categoria esordienti ha fatto segnare il primo tempo assoluto, più forte anche dei rider più affermati. Questo significa avere un talento estremo, quello che l'ha portato a  battere campioni del calibro di Corrado Hérin e  Bruno Zanchi, che hanno fatto la storia della downhill italiana. Due o tre anni dopo abbiamo iniziato a frequentarci durante gli eventi Red Bull.

 

Durante un viaggio in Perù, io, mio fratello Diego ed Alan, abbiamo avuto modo di conoscerci meglio. E' stato un viaggio bellissimo, durato più di un mese visitando i posti più belli del Perù, Machu Picchu compreso! Siamo partiti per la Megavalanche del 2006, un percorso con partenza stile motocross, ma da 4600 mt che ti lasciava letteralmente senza fiato dopo pochi secondi. E' stato un tour fantastico che ci ha portato a partecipare a molti eventi. Tra le tante cose, la discesa dei mille scalini del Cerro San Cristobal, su di una collina nella città di Lima, è stata un'altra esperienza unica. Cercavamo sempre spot alternativi e differenti e non ci stancavamo mai. E’ stata davvero una figata!

 

Lima è stata una festa. E' la città natale di mia madre dove ho tutti i miei parenti e dove con Alan abbiamo avuto modo di conoscerci ancora meglio e stringere un rapporto ancora più stretto. 

Nel 2006 arriva il mio secondo World Guinnes Record e andiamo anche in Nuova Zelanda con la Nazionale Italiana per i Campionati Mondiali MTB. Un altro onore immenso.

Da lì ho smesso con il Trial e ho iniziato a dedicarmi 100% alla downhill. Mentre Alan nel 2008, durante gli assoluti DH a Pila, chiudeva la sua carriera da professionista con la maglia tricolore e una vittoria speciale dedicata al suo babbo.

 

Ho iniziato a mettere insieme il Team 360°, all'inizio con due atleti, poi siamo cresciuti arrivando a gareggiare nella Word Cup del downhill e del trial. Abbiamo ottenuto svariati successi e proprio per questo motivo, nel 2013 Alan decide di tornare a correre e lo fa con il mio Team.

Ancora una volta ci siamo ritrovati a dedicare il nostro tempo alla nostra passione comune. Il suo ritorno a Sestola è stato strepitoso: prima uscita e prima vittoria! Grande felicità per tutti con Alan che si godeva le gare con meno stress rispetto a prima e questo ci portava a confrontarci e ancora una volta a divertirci insieme.

Dopo l'incidente il Team è andato avanti anche senza di me, Alan mi ha dimostrato un legame di sangue e continua a farlo. Per me è un fratello e nei momenti importanti della mia vita c'è sempre stato e penso sempre ci sarà. Non ho dubbi.

Il resto ve lo racconterà lui nel documentario. Intanto vi ho voluto lasciare qualche aneddoto. Vediamo la reazione di Alan quando si rivedrà nei video e leggerà il blog! ;)