Il risveglio: alla ricerca della Velocità Perfetta

"La Velocità Perfetta non è un numero perché qualunque numero ci limita e la Perfezione non ha limiti... La Velocità Perfetta è Essere nella tua Perfetta Velocità!"

Questa è una citazione presa dal mio libro preferito: "Il Gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach. Un libro che leggevo da bambino e che ora ho riscoperto e fatto mio grazie agli audiolibri.

La sfida più alta al mio risveglio dopo l'infortunio è stata trovare la forza di ripartire e tornare a volare, quando io mi sentivo letteralmente immobilizzato. Trovare la mia 'perfetta velocità', che non significa "mille mila miglia all’ora, né un milione di miglia, e neanche vuol dire volare alla velocità della luce…. Velocità perfetta, vuol dire solo esserci, essere là."

Sembra ieri quando nel lontano 2001 iniziavo a gareggiare con la Nazionale ai Campionati del Mondo UCI di Trial, a Vail negli Stati Uniti d’America, una passione quella per la MTB che mi ha portato a girare il mondo, onorare la maglia Azzurra, avere tanti successi a livello nazionale e Mondiale, raggiungere il Guinness dei Primati, avere fama e ottimi risultati, creare un mio Team, il 360 Degrees.

Potrei elencare tutta la mia biografia e i miei risultati, ma dopo un passato nella MTB, oggi lotto ogni giorno per superare i miei limiti da "diversamente abile" e vivere la mia nuova vita con la stessa voglia con cui la vivevo prima, solo da una prospettiva diversa, senza mai smettere di credere in me stesso e nei propri obiettivi, senza mai smettere di ‘esserci’ appunto.

Una vita in equilibrio su una sottile linea rossa, fatta di sofferenze, sacrifici, cure, medicine, operazioni, ma anche fatta di Amici, affetto, risate, tanti progetti, sogni da avverare, ancora tante cose da fare per me e per essere di esempio per altre persone che tutti i giorni lottano per la vita.

Grazie alla mia fidanzata Elisa, alle nostre famiglie, e a tutte quelle persone che considero Amici, sono tornato a volare, anzi, il mio volo ha continuato a migliorare, e rifarei tutto quello che ho fatto sinora, senza nessun rimpianto, perché non bisogna mai smettere di credere in sé stessi, nella vita e negli altri, perché ognuno di noi possiede dentro di sé la sua ‘perfetta velocità’, ma deve avere la forza e la tenacia per perseguirla, e una volta che l’ha trovata, mantenerla per restare in equilibrio.

Oggi mi sento un guerriero che ha trovato la sua perfetta velocità e tutti i giorni lotta per onorarla come è giusto che sia, cercando di stare in equilibrio su quella sottile linea rossa di cui vi ho raccontato.